Quali sono le potenzialità della SNAI? E che chance hanno i territori che hanno aderito a questo progetto?
Abbiamo posto queste domande a Daniele Saia, Sindaco di Agnone, Comune capofila della SNAI Alto Medio Sannio, in Molise.
Il primo cittadino del comune molisano spiega come la Strategia Nazionale Aree Interne agisca su tre ambiti fondamentali: servizi sanitari, mobilità locale, scuola. Da un’analisi fatta sul territorio, sono stati individuati servizi necessari alla popolazione, come l’istituzione di centri specializzati per dare sostegno ai ragazzi che soffrono di disturbi dello spettro autistico e alle loro famiglie ad Agnone e a Trivento, con collegamenti su Frosolone; interventi relativi alla telemedicina sul territorio, in particolare per i cardiopatici; azioni nelle scuole per sensibilizzare alla cultura del primo soccorso e ai temi della sana alimentazione. Per quanto riguarda i trasporti, l’iniziativa della Strategia Nazionale Aree Interne Alto Medio Sannio è di mettere in rete i servizi dell’area, collegando i centri più grandi di Agnone, Trivento e Frosolone, e renderli meno distanti dal capoluogo di Regione, Campobasso, in modo da agevolare i cittadini nella fruizione dei servizi. Ci saranno dunque linee di autobus dirette da Agnone a Campobasso e linee tra le tre cittadine con il circondario.
Dopo la firma dell’Accordo di Programma Quadro alla presenza del Ministro per il Sud e per la Coesione Territoriale Mara Carfagna il 21 settembre 2021, sono disponibili circa 10 milioni di euro per portare avanti gli interventi stabiliti dai Comuni della Strategia. Alcuni sono già stati completati o in itinere come il Museo del Tartufo di San Pietro Avellana, il Progetto E-GOV per la digitalizzazione dei dati territoriali dei 33 comuni dell’area dell’Alto Medio Sannio, i lavori per l’efficientamento energetico della piscina e la creazione di un museo civico a Palazzo Bonanni di Agnone, l’acquisto di 7 pulmini per il trasporto a chiamata per tutti i comuni, la creazione di sentieri che collegano Montecastelbarone di Agnone a Pietrabbondante. «Speriamo che nei prossimi 2 anni gli interventi diventino realtà, per mettere in moto anche i sistemi economici» – precisa Daniele Saia, il quale sostiene che per dare slancio all’economia locale bisogna puntare sull’agricoltura in chiave moderna e sul turismo di qualità con azioni di marketing territoriale in collaborazione con gli operatori economici. E poi «mettere a sistema le emergenze culturali e far capire ai giovani che di queste attività si può vivere. Creare un rapporto sinergico tra sistema politico e operatori economici. E soprattutto, come previsto anche dalla prossima programmazione comunitaria 2021-2027, potenziare i servizi, in modo da dare fiducia agli abitanti».
Per contrastare lo spopolamento, «è necessario interrompere la negatività di vivere in questi territori», sottolinea il sindaco di Agnone. «Lo sviluppo è possibile, siamo ad un passaggio epocale, anche in seguito alla pandemia che ha stravolto le nostre vite, possiamo auspicare un nuovo modello economico che non vede più i processi di forte industrializzazione che hanno caratterizzato l’Italia, ma che guardi ai territori delle aree interne come attrattivi per qualità della vita: qui si recupera tempo utile per la famiglia, le case hanno un costo inferiore rispetto alle città». Per Daniele Saia essere attrattivi significa generare lavoro, il quale è legato all’auto-imprenditorialità, riscoprendo le attività che hanno caratterizzato nel secolo scorso lo sviluppo del territorio, ma in chiave moderna. «La rinascita e lo sviluppo non dipendono solo da azioni politiche – aggiunge -, ma dalla capacità dei cittadini che vivono nel territorio di generare impresa e economia».